Era una gatta, assai trita, e non era
d’alcuno, e, vecchia, aveva un suo gattino. Ora, una notte, (su per il camino
s’ingolfava e rombava la bufera) trassemi all’uscio il suon d’una preghiera,
e lei vidi e il suo figlio a lei vicino.
Pascoli

B.pomeriggio
Macke

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La Fata Elettricità: nuova puntata del mio Faerie, dedicata alla grande stagione del fantasy di fine ‘800, dai Preraffaelliti a Wagner, da Pascoli a Tennyson: https://t.co/gPEm2RAdwm

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Chi sono? Non chiederlo
Io piango
ma di notte
perch'ho vergogna

Pascoli/VanGogh

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Il sogno è l'infinita ombra del Vero.
(Giovanni Pascoli)

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