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I luoghi ombrosi dove, in sogno, vedo
i più giocosi uccelli canterini
son labbra – e tutta la tua melodia
di parole generate da labbra.
I tuoi occhi, custoditi nel cielo
del cuore, allora desolati – o Dio! –
si posano sulla mia mente lugubre
come luce di stelle sopra un drappo
*