EROSI
dall’inondante dolore,
amareggiati,
tra gli ossequi verbali
eretti, liberi.
Le vibrazioni che ancora
una volta in noi
si annunciano


2 14

Più profonde ferite che a me
inflisse a te il tacere,
più grandi stelle
ti irretiscono nella loro insidia di sguardi,
più bianca cenere
giace sulla parola, cui hai creduto.


13 26

Più profonde ferite che a me
inflisse a te il tacere,
più grandi stelle
ti irretiscono nella loro insidia di sguardi,
più bianca cenere
giace sulla parola, cui hai creduto.


17 28

"L’affettüosa fantasia
che l’arte mi fece idol e monarca
conosco or ben com’era d’error carca"

13 21

"Giunto è già ’l corso della vita mia,
con tempestoso mar, per fragil barca,
al comun porto".

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